Cultura

Giornate Europee del Patrimonio: nel weekend ingresso gratuito ai Musei Sabato ad orario continuato

(Nella foto l’interno del Museo Archeologico)

Il Comune di Cremona aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nei giorni sabato 24 e domenica 25 settembre prossimi. Sabato 24 settembre tutte le sedi espositive appartenenti al Sistema museale della città di Cremona resteranno aperte dalle 9 alle 18 con ingresso gratuito. Domenica 25 osserveranno, invece, i consueti orari.

MUSEO CIVICO ALA PONZONE (Palazzo Affaitati)
Nel cinquecentesco palazzo Affaitati ha sede la Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone”. Costituitasi nel corso dei secoli a partire dal Cinquecento, principalmente con le raccolte della famiglia Ponzone, legata ad uso pubblico col testamento del marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone nel 1842, ed ampliata con le opere provenienti da alcune soppresse chiese cremonesi, la raccolta di dipinti e sculture assomma oggi a più di duemila pezzi, solo in parte esposti nelle sale del Museo.
La sezione dedicata al Medio Evo e al Quattrocento, con sculture, affreschi strappati, tavolette da soffitto e una ampia selezione della produzione legata alle opere dei Bembo, è allestita nella prima sala.
La Galleria della pittura cremonese del Cinquecento offre una completa antologia dei pittori che documentano il passaggio dalla tradizione quattrocentesca alla maniera moderna (Boccaccino, Pedro Fernandez, Aleni e Galeazzo Campi) e l’affermazione della nuova sensibilità rinascimentale attraverso le opere di Camillo Boccaccino, di Gian Francesco Bembo e dei Campi, anticipatori della sensibilità naturalistica che approderà a Caravaggio, qui illustrato dal celebre San Francesco in meditazione.
La Sala di San Domenico ospita una serie di opere provenienti dalla demolita chiesa dei frati predicatori e mostra gli apporti milanesi nella cultura locale del Seicento (Cerano, Nuvolone, Procaccini).
Le sale successive sono dedicate alla natura morta cremonese (in questa sala, tra l’altro, è esposto il celebre dipinto di Giuseppe Arcimboldi “L’ortolano”), ai ritratti di casa Ponzone e alle testimonianze della pittura dei secoli XVII (Genovesino), XVIII e XIX con l’affermazione del Neoclassicismo (Diotti) e del Romanticismo (Piccio).
Le ultime due sale accolgono una selezione di arti applicate (porcellane orientali, ceramiche e maioliche lombarde ed europee, avori, smalti). Al secondo piano vi ha sede la sezione dedicata all’iconografia di Cremona, con opere legate alla storia della città e alla sua rappresentazione pittorica. Le successive sale del piano offrono una panoramica della pittura lombarda e cremonese del secondo Ottocento (Gorra, Colombi Borde) e del Novecento (Vittori, Rizzi).
Al terzo piano è il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe: vi ha sede la collezione grafica delle Raccolte museali, che assomma a circa duemila disegni e quattromila stampe. Il Gabinetto possiede uno spazio espositivo e alcune stanze per la consultazione del materiale. Tra la collezione di disegni emerge il gruppo dei fogli cremonesi del Cinquecento; mentre il nucleo più interessante della raccolta di stampe è rappresentato dai circa duecento esemplari risalenti ai secoli XV-XVI.

MUSEO STRADIVARIANO (Palazzo Affaittati)
Il Museo è organizzato in tre sezioni: quella che contiene un itinerario relativo alla costruzione della viola contralto secondo la tradizione della scuola classica cremonese; per questa prima sezione è stato scelto il corredo della viola contralto del 1690, in quanto risulta essere uno dei più completi fra quelli conservati nel museo stesso; lo stesso itinerario è stato studiato e organizzato anche per non vedenti e i ipovedenti; il gruppo di strumenti che ricorda, per la maggior parte liutai italiani che operarono dalla seconda metà del XIX secolo sino alla prima metà del XX secolo; la collezione Salabue-Fiorini esposta in sedici bacheche che contengono ben 710 reperti provenienti dal laboratorio di Antonio Stradivari.

GLI ARCHI DI PALAZZO COMUNALE
In una sala di questo Palazzo è in esposizione la collezione di strumenti ad arco, fra le più importanti che si conoscano. Gli strumenti esposti tracciano la storia di quella che è stata la più grande scuola liutaria di ogni tempo, nata e sviluppatasi in Cremona dalla prima metà del XVI secolo alla prima metà del XVIII secolo.

Violino: “II Carlo IX di Francia” costruito da Andrea Amati nel 1566
Viola: “La Stauffer”, costruita da Antonio e Gerolamo Amati nel 1615
Violino:”L’Hammerle”, costruito da Nicolò Amati nel 1658
Violino: “Il Clisbee”, costruito da Antonio Stradivari nel 1669
Violino: costruito da Francesco Ruggeri nel 1675
Violino: “Il Quarestani”, costruito da Giuseppe Guarneri figlio di Andrea nel 1689
Violoncello: “ex Cristiani”, costruito da Antonio Stradivari nel 1700
Violino:”Il Cremonese 1715″, costruito da Antonio Stradivari nel 1715
Violino:”Il Vesuvius”, costruito da Antonio Stradivari nel 1727
Violino: “Lo Stauffer”, costruito da Giuseppe Guarneri, detto del Gesù, nel 1734
Violino:”Lo Stauffer”, costruito da Enrico Ceruti nel 1868
Violino: costruito da Simone Fernando Sacconi nel 1941

MUSEO ARCHEOLOGICO (Basilica San Lorenzo)
Il 31 maggio 2009 è stato aperto al pubblico il nuovo Museo Archeologico nella chiesa basilicale di San Lorenzo e nella annessa quattrocentesca cappella Meli. Attualmente, al suo interno è ospitato quello che può essere ritenuto il cuore delle raccolte archeologiche di Cremona: attraverso i reperti rinvenuti a partire dall’Ottocento fino al recentissimo scavo di piazza Marconi, viene restituita l’immagine della città fondata dai Romani nel 218 a.C., la prima a nord del Po.

MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINA (Cascina “Il Cambonino Vecchio”)
La collocazione del Museo della Civiltà Contadina di Cremona -inaugurato nel 1978- nella cascina il “Cambonino Vecchio”, da sempre costituisce un elemento fondamentale nella scelta della tipologia delle collezioni esposte e dell’ordinamento seguito nel loro allestimento. La stalla antica è la testimonianza più remota della cascina. La “bügadéera”, l’antica stalla dei cavalli, le case dei contadini, la casa del fattore, la casa padronale, il barchessale e la stalla nuova.

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