Bossi: «L’Italia attuale è uno schifo» Ha ragione ma non può chiamarsi fuori
Standard and Poor’s ha abbassato il rating sul debito italiano portandolo da “A+” a “A”. Per ora. Angela Merkel invece l’altro giorno ha dichiarato: “Se crolla l’euro, crolla l’Europa”. L’euro è quindi a rischio e con esso il grande progetto dell’Europa. Berlusconi parla di complotti. Se questo fosse vero, è certo che sarebbe dovuto all’inadeguatezza di questo governo ritenuto il più pericoloso nemico dell’Europa. Perché allora dovrebbe scandalizzare la nascita di un fronte internazionale filo europeo per favorirne la caduta? Un fatto è certo: nel 2008, quando questo governo è tornato al potere, il debito pubblico era al 105% del Pil, mentre oggi, dopo soli tre anni, è arrivato al 120%!
Eppure, di fronte agli scenari di disastro sociale che la crisi suggerisce, l’agenda del nostro Presidente del Consiglio, anziché essere colma di iniziative per tentare di salvare l’economia di questo povero paese e di recuperarne la credibilità, è occupata dagli impegni con i suoi avvocati e consigliori per cercare di eludere, in ogni modo, il calendario fissato dalla Magistratura perché egli ed alcuni suoi amici rispondano ad accuse anche molto gravi. Com’è noto, il 23 prossimo è atteso il voto segreto a Montecitorio sull’arresto dell’on. Marco Milanese; il 27 invece si voterà su una mozione di sfiducia per il ministro Saverio Romano sui cui pende la richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa della Procura di Palermo; il 28 ottobre Silvio Berlusconi sarà chiamato a deporre nel processo che lo vede imputato per corruzione in atti giudiziari. Tanto per parlare delle “scadenze” più vicine e non delle squallide vicende di ordine morale che lo vedono primo attore nelle indagini, non della “solita” Procura di Milano, ma di quelle di Bari e di Napoli.
Domenica scorsa a Venezia, Umberto Bossi, Ministro di questa Repubblica, a conclusione della annuale manifestazione liturgica dal sapore vagamente teutonico-pagano dell’ampolla d’acqua, a buona ragione ha sentenziato: “L’Italia attuale è uno schifo”. Beh, come non convenire con lui?! Mai l’Italia aveva raggiunto un livello così basso dal punto di vista morale ed economico! Tuttavia che ha denunciarlo sia un suo ministro senza che poi egli ne tragga le logiche conseguenze, la cosa appare addirittura grottesca.
Bossi e la Lega dallo “schifo” non possono certo “chiamarsi fuori”, avendo governato e votato leggi per ben 8 anni degli ultimi 10. Anzi, mutuando il concetto dal Diritto penale, si potrebbe imputarli del reato di “responsabilità oggettiva”. Ad abundantiam, seguendo il vecchio adagio “tanto peggio (va l’Italia), tanto meglio (va per la Padania)”, favorire il degrado morale ed economico del paese, in fin dei conti, potrebbe fare pensare che a guadagnarci sarebbe l’onirica rincorsa alla Secessione, tanto evocata proprio nella stessa occasione. D’altronde, perché la Lega si ostina a non “staccare la spina” a questo indegno governo?
Per il Gruppo di riflessione politica “Il Frantoio”
Benito Fiori