Gestione dell’acqua, Trespidi (Udc): terzo polo se ci sei batti un colpo
Il coordinatore provinciale dell’Udc Giuseppe Trespidi interviene con una nota sulle possibili prospettivo del terzo polo a Cremona: “Un primo appuntamento potrebbe essere quello della gestione dell’acqua“. Di seguito la sua posizione.
L’interrogativo se esiste il terzo polo a Cremona si rincorre in diverse circostanze della vita politica cittadina e territoriale. Questa alleanza che si è determinata a livello politico parlamentare, alleanza che è riuscita a determinare una posizione comune sugli emendamenti da proporre alla manovra economica di agosto che si è poi tradotta in un voto contrario sul voto di fiducia ma che ha avuto distinte dichiarazioni di voto che spazi può avere da noi? La situazione cremonese, come è noto, presenta degli aspetti completamente diversi da quelli che si riscontrano a livello nazionale. – dichiara il Coordinatore provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – A conferma di ciò rammento che a Crema l’UDC è in maggioranza e in giunta con il PdL e la Lega, a Cremona è nella stessa maggioranza ma non è in giunta mentre in Provincia l’UDC da l’appoggio esterno. In tutti i casi l’UDC si è presentata agli elettori ed ha ricevuto il mandato ad esprimere tali posizioni. I Consiglieri di API e FLI non sono espressione di un voto popolare ma sono usciti dai gruppi consiliari del Pd e della Lega. Alle recenti amministrative l’UDC si è presentata in alleanza con un gruppo civico a Pizzighettone mentre l’API si è presentata in alleanza con il Pd. Questo significa che il terzo polo non ha prospettive nel cremonese? . – prosegue Trespidi – In politica non esiste il mai ma ci sono terreni, comportamenti e scelte che possono aprire prospettive che solo gli elettori con il loro voto potranno decidere se le ritengono valide, sufficienti e degne di essere sostenute. Un primo appuntamento potrebbe essere quello della gestione dell’acqua. Una scelta che per l’UDC dovrà essere all’altezza delle aspettative e delle necessità di un territorio che ha sempre più bisogno di chiarezza, di trasparenza, di efficienza e di modernità. L’UDC ritiene anche che la scelta deve essere condivisa tra i vari schieramenti politici e con i Sindaci. Penso che sia anche ciò che si aspettano i Cittadini. Sta alla politica e agli amministratori pubblici non deluderli facendo scelte funzionali ai consumatori prescindendo dagli interessi di bottega e delle società pubbliche. Il nostro territorio su scelte come queste non può permettersi una divisione verticale non solo fra le forze politiche ma anche fra i Sindaci del territorio. All’incontro pubblico del FLI di giovedì scorso – conclude Trespidi – ho chiesto di poter condividere una scelta nella direzione della tariffa che preveda l’applicazione del quoziente familiare, cosa che viene già fatta in alcune province dell’Emilia e della Toscana e di un’unica società a livello provinciale di gestione del servizio idrico. Dopo l’incontro di Lunedì 26 settembre, dove sarà sentita l’esperienza della Società mista pubblico-privato Nuove Acque che gestisce il servizio idrico in provincia di Arezzo, il Terzo polo potrà battere un colpo con proposte comuni avendo come stella polare per la scelta prioritaria i consumatori e non le aziende pubbliche o private che siano. Le società non possono essere il fine ma sono solo degli strumenti, dei mezzi che ci servono per dare servizi primari, come in questo caso quello del ciclo idrico integrato, nel modo migliore possibile.