Un tempo dimora imperiale, ora a Palazzo Ala Ponzone lo splendido piano nobile resta vuoto e sconosciuto
Pochi sanno che sopra gli uffici dell’anagrafe, accanto a quelli dei Servizi Sociali, di fronte alla rampa di sinistra dello scalone principale, c’è una grande porta di legno che porta al piano nobile del Palazzo Ala Ponzone. Tre sale che si affacciano su corso Vittorio Emanuele e una piccola stanza che dà sull’interno. I locali hanno ospitato in passato uffici municipali, ma è già da molti anni che sono vuoti e inutilizzati. Un progetto di conservazione ha consentito di mantenere in buono stato ambienti e decorazioni, ma gli spazi non possono comunque ospitare uffici pubblici: l’impianto elettrico è da rifare e i locali devono essere resi agibili alla cittadinanza.
Un piano di assoluto pregio artistico e storico, in un contesto di eccezione. Il Palazzo, opera dell’architetto Carlo Visioli, infatti, è stato dimora imperiale, lasciato in eredità ai reali dalla famiglia Ponzone. Poi, Museo Civico, sede del Partito Fascista, Scuola d’Arti e mestieri e, infine, edificio per pubblici uffici.
Attualmente i cittadini, dunque, possono godere solo di una parte di questo splendido palazzo. Mentre la sua porzione più preziosa resta chiusa e sconosciuta a molti. «Per il momento, riguardo al piano nobile del Palazzo Ala Ponzone – ha detto il vicesindaco Malvezzi – l’amministrazione non ha alcun progetto. E’ sicuramente un tesoro importante e che merita attenzione, ma al momento non ci sono finanziamenti disponibili. C’è il desiderio di recuperare i locali in tempi stretti, ma come un buon padre di famiglia, di questi tempi il Comune deve essere parsimonioso. Sicuramente le esigenze sono molte: Cremona ha un patrimonio che deve essere valorizzato»