Pochi politici all’incontro per la strada sud Il Comitato contrario: «Ottimizziamo l’esistente»
Avevano invitato il sindaco e tutti i consiglieri, ma sono rimasti delusi. All’incontro organizzato dal Comitato No Strada Sud a Spazio Comune per presentare analisi e proposte alternative, di politici ce n’erano davvero pochi. Annamaria Abbate e Alessia Manfredini del Pd, Ugo Carminati del Pdl e Giancarlo Schifano dell’Italia dei Valori. Una riunione tecnica per presentare le osservazioni del Comitato sugli studi del traffico messi on-line sul sito del comune di Cremona e per esporre le soluzioni alternative alla costruzione della Strada Sud per risolvere il problema di via Giordano.
«Nello studio del 2005 – ha cominciato l’ingegnere del Comitato Filippo Bonali – non ci sono i dati che riguardano le zone interessate, via del sale e via Giordano, e nelle conclusioni si dice che l’offerta è sufficiente a soddisfare la domanda, di fatto poco sostenuta. Non si prevedono grandi infrastrutture e si ipotizza un’operazione che disincentivi il traffico verso il centro. Nel 2007, ancora – continua l’ingegnere -, queste zone non sono rilevate. Dallo studio del 2008, invece, si deduce che il primo tratto della Strada Sud sicuramente porta via traffico a via del Sale e via Giordano, spostando però il problema nello spazio e nel tempo. Nello spazio, perché spalma la congestione su altre strade (via San Rocco e Viale Po); nel tempo perché tra dieci anni (e nel documento c’è scritto) la Strada Sud sarà già satura per l’80%».
Per quanto riguarda le proposte, il Comitato punta a ottimizzare l’esistente e a investire sulla mobilità sostenibile. «Il problema di via Giordano non è la quantità di macchine – prosegue l’ingegnere -, ma la difficoltà di scorrimento. Dunque, proponiamo per questa via una serie di interventi sugli impianti semaforici e una serie di rotatorie (peraltro già previste nei progetti del Comune). Onda verde e rispetto dei divieti di sosta sono altri due accorgimenti che potrebbero migliorare lo scorrimento. In più, proponiamo una ciclabile appena dietro le case di via Giordano e un sistema che renda più appetibile e più praticabile l’utilizzo della tangenziale nord, con un intervento sulle rotonde e sulla segnaletica».
«L’amministrazione – ha commentato Simone Verde del Comitato – ha perso un’occasione per confrontarsi su un tema che interessa profondamente la città, visto il formarsi di comitati contrastanti. Ci aspettavamo molto di più di un confronto che si è tenuto di fatto tra noi, architetti e giornalisti. Ringraziamo comunque i politici che sono venuti».