Il magistrato Dambruoso: «Resta il pericolo del terrorismo individuale La nostra arma è una sola: l’integrazione degli islamici»
Il magistrato Stefano Dambruoso, capo dell’Ufficio per il coordinamento dell’attività internazionale del Ministero della Giustizia, uno dei massimi esperti di terrorismo in Italia, è arrivato a Cremona nel tardo pomeriggio. Impegnato nella presentazione del suo libro dal titolo “Un’istante prima”, scritto con Vincenzo R. Spagnolo, volume sui cambiamenti del terrorismo fondamentalista in Europa dieci anni dopo l’11 settembre. L’appuntamento è stato organizzato dalla Società Filodrammatica Cremonese nell’ambito della rassegna “Filo diretto”. Prima l’audizione nella Sala dei violini del Comune e, poi, la conferenza al teatro Filo. Sul palco, insieme a Dambruoso, il magistrato Guido Salvini e Stefano Zurlo, giornalista del Giornale in una vera e propria intervista pubblica.
Dambruoso è stato Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il settimanale americano Time lo ha nominato nel 2003 “Personaggio dell’anno”, per il suo “coraggio professionale dimostrato nella caccia al Terrore”. Ecco l’intervista rilasciata a Cremonaoggi in Piazza del Duomo a Cremona. «Il rischio terrorismo resta alto – dice Dambruoso al microfono di Cremonaoggi -, soprattutto per quanto riguarda il terrorismo individuale. La nostra arma vincente per combatterlo può essere una sola: l’integrazione degli islamici».
(nella foto Salvini, Zurlo e Dambruoso)