Cronaca

Allarme, il 30 settembre scade la concessione dell’A21 Dall’Anas soltanto silenzi Si punta sulla proroga biennale

Incertezza e grosse nubi sul futuro della A21. Scade infatti il 30 settembre la concessione alla società Centropadane per la gestione del tratto autostradale Brescia-Cremona-Piacenza. Da oltre trent’anni l’autostrada è affidata alle cure di Centropadane, società partecipata dagli enti locali di Brescia (42,4%), Cremona (27,2%) e Piacenza (10%). L’Anas si era impegnata ad indire una nuova gara entro la fine di questo mese ma ad oggi dagli uffici romani dell’Anas nessun segnale. Ovviamente Centropadane, in questo clima di assoluta incertezza, non può stare e gli enti locali stanno facendo pressioni perchè venga prorogata per altri due anni in attesa di un nuovo bando. Il presidente della Provincia di Brescia, Daniele Molgora, è in prima fila nel tentativo di ottenere al più presto la proroga anche perchè dopo il 30 settembre le quote azionarie in mano agli enti locali potrebbero non valere più il centinaio di milioni di euro di oggi. L’A21 stando ad alcune indiscrezioni farebbe gola a parecchi operatori privati e anche al Governo, tanto è vero che si è ipotizzato che dietro ai silenzi dell’Anas ci potesse essere anche la volontà del governo di riprendersi direttamente la gestione. Il presidente della Provincia Salini ha dichiarato al Sole24ore che non c’è alcuna intenzione di cedere le quote dell’A21 anche in virtù dei progetti in corso (autostrada Cremona-Mantova e terzo ponte sul Po) ma che, in caso di necessità, la Provincia potrebbe privarsi delle quote di Autocisa e di Autostrade Lombarde (Brebemi).

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