Cronaca

Unicredit diventa l’advisor del Comunein vista della vendita dei gioielli comunaliDagli ex conventi a palazzo Grasselli

E’ Unicredit, quindi una banca,  l’incaricata dal Comune di essere l’Advisor dell’Amministrazione sia in merito alla realizzazione del Programma Integrato di Intervento della Aeree ex Annonarie (Cremona City Hub) e di valorizzazione di parte del patrimonio comunale. Unicredit avrà l’incarico di  verificare la sostenibilità economica del Programma Integrato di Intervento delle aree ex Annonarie (denominato Cremona City Hub); supportare gli uffici comunali competenti nella definizione dell’assetto funzionale e quantitativo del futuro piano urbanistico anche tenendo conto delle condizioni di mercato e delle possibili opportunità. Ma il compito di Unicredit non finirà lì: infatti nell’assegnazione dell’incarico figura anche  quello di “analizzare il potenziale e le strategie di valorizzazione di una serie di immobili di prestigio di proprietà dell’Ente collocati nel centro cittadino rispetto ai quali l’Amministrazione intende verificare la concreta possibilità di riqualificazione anche con funzioni innovative gli immobili di proprietà del Comune, collocati nel centro cittadino, oggetto dell’incarico  sono così identificati dal bando”: comparto Grande Cavallerizza – via C. Piccio; comparto ex convento Corpus Domini – via C. Novella; comparto palazzo Magio Grasselli – via XX Settembre; comparto di via Redaelli (ex ospedale) – via Redaelli, piazza Lodi; comparto di via Aselli (ex ospedale) – via Aselli, delle Colonnette, piazza Giovanni XXIII; comparto ex chiesa di San Francesco (ex ospedale) – piazza Giovanni XXIII.

E’ difficile comprendere come una banca, pur attrezzata nella valutazione economica degli immobili, possa fornire indicazioni circa il miglior utilizzo. Le scelte dovrebbero essere dell’Amministrazione e non di un Istituto di credito: cosa vuol fare l’Amministrazione di San Francesco, degli ex conventi, degli uffici comunali di via Aselli e via delle Colonnette, di Palazzo Grasselli? L’impressione è che si voglia vendere il più possibile, portando più quattrini possibili nelle casse comunali.

(Foto di Tommaso Gerevini)

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