Cronaca

Perri e i ‘contras’, c’è il riavvicinamento Ma nel Pdl resta la grana capogruppo

(dall’alto a sinistra, in senso orario i consiglieri: Ghidotti, Zani, Fasani, Borsella, Siri, Vacchelli, Marussich, Everet, Padovani, Anni)

 

Se da un lato c’è il tentativo di ricucire il rapporto tra il sindaco Oreste Perri (a sinistra) e i consiglieri che hanno mal digerito la conferma di Franco Albertoni (Pd) alla presidenza di Aem, all’interno del Pdl il clima resta comunque avvelenato. Il faccia a faccia tra il primo cittadino e i ‘contras’ firmatari della lettera in cui si esprimeva “disagio” dopo il rinnovo del cda della società partecipata è durato circa tre ore. Dalle 15 di oggi, giovedì, in Comune, Perri da una parte e nove consiglieri dall’altra; ovvero gli ex Forza Italia Carlalberto Ghidotti, Carlo Zani, Federico Fasani, Roberto Borsella, Leonardo Siri, Giorgio Everet, Sergio Padovani e Laura Anni. Assente Mirella Marussich, presente Andrea Vacchelli (gruppo misto). Non c’era Giacomo Zaffanella, anche lui del Misto, che aveva aderito alla posizione espressa nella lettera, ma che per questioni formali legate alla sottoscrizione non è stato invitato.

In una nota diramata dopo l’incontro si parla di risposte puntuali del sindaco “a tutte le osservazioni contenute nella lettera a cui ha fatto seguito l’apprezzamento, da parte dei presenti, per l’ampia disponibilità espressa nei loro confronti”. “Si è trattato di un confronto franco e costruttivo – si legge nel comunicato – che, al termine di un ampio ed articolato dibattito che ha visto intervenire tutti i consiglieri convenuti (era assente solo Mirella Marussich in quanto ancora all’estero), ha portato a definire una nuova modalità di lavoro, rispettosa dei reciproci ruoli e del carico culturale che i gruppi, singolarmente e attraverso i partiti che rappresentano, devono sentirsi impegnati a portare avanti”.

“In particolare – va avanti il testo – si è convenuto sulla necessità di abbassare i toni della polemica in corso in questi giorni, nel rispetto del ruolo istituzionale del Consiglio e di tutti gli altri organi comunali; di intensificare i rapporti di collaborazione attraverso periodici incontri così da condividere le strategie messe in atto dall’Amministrazione; di rispettare i valori culturali che ogni consigliere porta con sé e che, inevitabilmente, vanno ad accrescere lo spessore del governo complessivo della città. Tutti hanno infine ribadito la necessità di stabilire un metodo di lavoro basato sulla condivisione delle scelte, migliorando così i criteri per il raggiungimento degli obiettivi strategici contenuti nelle linee di mandato del Sindaco”.

“Dal canto suo il sindaco Oreste Perri – conclude la nota – ha ribadito la propria appartenenza al centro destra, dichiarando che sono destituite da ogni fondamento le illazioni che parlano di ipotetiche nuove formazioni politiche trasversali, così come è destituita da qualsiasi fondamento la notizia, circolata sulla stampa in questi giorni, di ‘fare fuori’ due assessori e due consiglieri”.

La grana capogruppo rimane irrisolta. In mattinata il segretario generale del Comune, in un parere ufficiale, ha confermato l’irritualità e l’irrilevanza giuridica della nomina di Federico Fasani. Domenico Maschi, ex aennino messo alla porta dalla componente ex Forza Italia, resta il capogruppo del Pdl in Consiglio. La guerra non è finita. Gli ex forzisti si riconoscono in Fasani. Di certo non usciranno dal gruppo ma stanno valutando le prossime mosse. Proprio come gli ex An. Non prossimi giorni, comunque, è atteso un passaggio della questione nel coordinamento regionale del partito.

m.f.

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