Non studiano e sono senza lavoro così oltre 9mila giovani cremonesi
Hanno meno di trent’anni. Non studiano, non seguono corsi di formazione e non hanno un posto di lavoro. Sono i cosiddetti ‘Neet’ (not in education, employment, or training). In Lombardia sono circa 200mila. Un dato allarmante. Una quantità che guardando alla provincia di Cremona sfora le 9mila unità. Sono per la maggior parte donne, sia nell’area lombarda che nel nostro territorio. E’ questo il quadro delineato da un’elaborazione pubblicata oggi dal Sole 24 Ore su dati Italia Lavoro. Agli inattiviti, e a quelli che spesso sono accomunati agli ‘scoraggiati’, la Regione ha destinato 44 milioni di euro nel biennio 2011-2012. L’obiettivo è cercare di porre rimedio a questa condizione di immobilità con stage e apprendistato, favorendo l’inserimento nel mondo del lavoro.
Hanno spesso titoli di studio medio-bassi. Per loro in prevalenza licenza media o avviamento professionale. Confinati ai margini del mercato lavorativo, soprattutto in questa fase di crisi economica. Compresi in una fascia di età tra i 15 e i 29 anni, sono secondo l’elaborazione (su dati 2009) 214.650 in Lombardia: l’11% del totale italiano. La fetta più grande, in regione, è a Milano. Qui sono 75.812. Ci sono poi Brescia (31.595) e Bergamo (26.002). E se a Sondrio sono ‘solo’ 3.781, a Cremona il dato è pari a 9.368 persone; 5.803 femmine e 3.565 maschi. Il tasso di incidenza sugli under 30 fa schizzare Cremona tra le realtà più negative. Con un 17,6% è dietro, in questa graduatoria, solo a Mantova, che svetta con il suo 17,7%. Milano è al 13,9&. In coda, Como: 12,6%.