GMG: bilancio positivo per i 400 giovani cremonesi rientrati lunedì dalla Spagna
Più che positivo il bilancio del pellegrinaggio dei 400 giovani cremonesi in terra iberica per la Giornata Mondiale della Gioventù 2011. Partiti in nave il 10 agosto scorso, i ragazzi, guidati dai responsabili della Federazione Oratori don Giampaolo Rossoni e suor Paola Rizzi, hanno fatto tappa a Benicarlò, popoloso centro della comunità autonoma Valenciana, a pochi chilometri da Tortosa. Qui, fino al 15 agosto, si è svolto un riuscitissimo gemellaggio con i giovani e le famiglie del paese: davvero commovente l’ospitalità dimostrata dai benicarlesi e in particolare dai sacerdoti delle tre parrocchie, soprattutto dal parroco di San Bartolomeo don Carlos e dal vicario don Juan. In circa 200 hanno trovato posto nelle famiglie, mentre gli altri hanno dormito in due palestre. Momenti di preghiera comune, ma anche occasioni di confronto e di festa hanno caratterizzato le intense giornate. Particolarmente significative le visita alla vicina Peñiscola, nota località turistica marina con un suggestivo borgo medioevale, alla città di Valencia e a quella di Tortosa, nella quale il vescovo, mons. Vinals, ha celebrato l’Eucaristia con 1.500 pellegrini ospiti nell’intera diocesi. Proprio a Tortosa, prima della Messa, si è svolto un interessante momento di confronto tra i ragazzi italiani e quelli spagnoli: se i primi hanno descritto l’esperienza dell’oratorio, quasi completamente assente in Spagna, i secondi hanno raccontato i loro cammini di fede alimentati soprattutto dall’appartenenza ai movimenti ecclesiali.
Intense e faticose anche le giornate a Madrid. A Getafe, città nell’hinterland della capitale, i 400 ragazzi hanno trovato alloggio in due palestre del centro sportivo Sant’Isidro: a loro si sono aggiunti altri 150 cremonesi giunti il 15 agosto in aereo insieme al Vescovo Dante e 100 che hanno compiuto un itinerario diverso rispetto a quello proposto dalla F.O.Cr.. Tutti hanno dimostrato grande spirito di adattamento visto che il complesso ospitava anche altri 200 coetanei di Reggio Emilia.
Nelle mattinate del 17, 18 e 19 agosto, nella chiesa di San Pedro Baustita ad Alcorcon, i giovani hanno seguito con molta attenzione le catechesi in preparazione all’incontro con il Papa, tenute rispettivamente dal card. Dionigi Tettamanzi, dal vescovo di Acerenza in Basilicata, mons. Giovanni Ricchiuti e da mons. Dante Lafranconi. Hanno colpito particolarmente le domande profonde e impegnative proposte al termine delle riflessioni dei vescovi, in modo particolare i ragazzi hanno chiesto come riuscire a vivere la fede in un mondo così lontano dall’ideale evangelico. Saranno state pure giornate straordinarie, che hanno coinvolto notevolmente dal punto di vista emozionale, ma i quesiti e i dubbi espressi hanno rivelato una ricchezza interiore davvero edificante.
Massiccia, naturalmente, la presenza dei ragazzi della diocesi agli incontri clou della GMG: la messa iniziale presieduta dal cardinale Rouco Varela nella serata del 16 agosto, la cerimonia di accoglienza del Papa a Piazza Cibeles il 17 agosto, la suggestiva Via Crucis il 18 agosto. Nonostante le folle oceaniche i giovani sono riusciti ad entrare nello spirito di preghiera e seguire con attenzione le parole profonde di Benedetto XVI: ne hanno dato prova successivamente quando si sono confrontati con i 37 sacerdoti che li accompagnavano.
Memorabili, nonostante gli inevitabili disagi per la presenza, inaspettata, di due milioni di persone e per la tempesta che si è scatenata durante la veglia di sabato 20 agosto, le due giornate nell’aeroporto militare di Cuatro Vientos. I giovani sono stati particolarmente impressionati dal desiderio del Papa di restare con loro nonostante la virulenza della pioggia e del vento che, tra l’altro, ha distrutto numerose cappelle per l’adorazione disseminate per tutto il perimetro dell’aeroporto. Così come sono stati colpiti dalla richiesta del Papa di essere protagonisti del rinnovamento della Chiesa.
Soprattutto il momento dell’adorazione eucaristica ha lasciato un ricordo indelebile: non capita tutti i giorni di vedere due milioni di ragazzi in assoluto silenzio pregare dinanzi al Santissimo Sacramento. In ginocchio, con la testa china o con le mani giunti i ragazzi hanno mostrato grande intensità di preghiera. Nel vedere questa immensa folla di giovani in adorazione si è aperto il cuore di sacerdoti ed educatori accompagnatori: c’è ancora speranza per la Chiesa, che, soprattutto in queste giornate, si è dimostrata viva e vitale, capace di parlare al cuore dei giovani, come nessun altro, oggi, sa fare. Il grido spontaneo dei ragazzi – “Noi siamo la gioventù del Papa” – è diventato il filo conduttore di una delle GMG europee più incisive e straordinarie. Peccato che i mass-media abbiano dato eccessivo spazio a polemiche che, sinceramente, hanno coinvolto poche migliaia di persone. Lo stesso governo spagnolo ha ammesso che nessun costo della GMG è stato a carico della collettività: le spese sono state coperte dalle quote dei ragazzi e dai contributi di alcuni sponsor.
Rilassanti le giornate a Barcellona del 23, 24 e 25 agosto: al “post” GMG hanno partecipato i 400 ragazzi giunti in nave in Spagna il 10 agosto, gli altri, infatti, sono ripartiti in aereo lunedì 22 agosto insieme al vescovo Lafranconi.
Unico appuntamento comune a Barcellona quello del 25 agosto alla Sagrada Familia: alle 11 nella cripta della grande basilica don Giampaolo Rossoni ha celebrato l’Eucaristia conclusiva, poi divisi in otto gruppi, i giovani hanno visitato l’edificio sacro opera di Gaudì.
Alla sera del 25 agosto la comitiva cremonese si è imbarcata nel porto di Barcellona sulla nave Florencia della Grimaldi Lines con direzione Livorno. Arrivo previsto a Cremona nella tarda serata di venerdì 26 agosto
Mons. Lafranconi, prima di ripartire per l’Italia, ha lodato i ragazzi per l’impegno dimostrato e, come già affermò durante l’omelia della celebrazione penitenziale del 16 agosto a San Giovanni della Croce in Madrid, ha auspicato che le emozioni provate durante questa esperienza non siano disperse, ma trasformate in occasione di vera e proficua conversione. Questo compito spetterà a don Paolo Arienti, nuovo responsabile dell’ufficio di pastorale giovanile, che dai primi di settembre sostituirà don Giampaolo Rossoni, nominato parroco in solido di Sant’Ilario e Sant’Agata in città. Proprio durante la Messa celebrata dal vescovo Lafranconi nella chiesa di San Pedro Baustita di Alcorcon, subito dopo la sua catechesi di venerdì 19 agosto, si è tenuto il saluto ufficiale a don Rossoni: sacerdoti, volontari della FOCR e giovani cremonesi hanno voluto ringraziare il sacerdote che per 11 anni ha guidato la Federazione Oratori e l’ufficio di pastorale giovanile con generosità e zelo encomiabile. Per lui, in dono, una maglietta della GMG con le firme di tutti i ragazzi e un paio di sandali, per continuare il cammino di sequela a Cristo.
Don Claudio Rasoli
Direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali
Nella prima fotografia i sacerdoti cremonesi presenti alla GMG mentre nella seconda immagine il presidente uscente della FOCR, don Giampaolo Rossoni, che ha presieduto la Messa finale nella Sagrada Familia di Barcellona