Ambiente

Caos nelle SoprintendenzeRinaldi vince al Tar contro il trasferimentoe Mantova viene accorpata con Brescia

Ma che succede alle Soprintendenze dell’era Galan, da sempre luogo di galantuomini e di cervelli fini dediti alla tutela del monumenti e delle nostre bellezze? La domanda è d’obbligo visto che una città antica e carica di memorie come Cremona attende sempre risposte chiare e meditate ai numerosi quesiti. Le ultime vicende fanno sorgere molti interrogativi al riguardo. Innanzitutto è notizia di oggi che l’ex Soprintendente ai Monumenti Luca Rinaldi, amico da sempre di Cremona, spostato due anni fa da Brescia senza chiare motivazioni, ha vinto il ricorso al Tar che ha giudicato “immotivato” il trasferimento dandogli così una vittoria morale a questo ottimo funzionario statale che qui abbiamo seguito ed apprezzato. E’ chiaro che non rientrerà a Brescia ma c’è davvero la sensazione che lo spostamento fosse più che altro di natura politica.  Poi sempre oggi arriva dal quotidiano locale “La Provincia” la notizia che la Soprintendenza bresciana avrebbe dato il parere di massima favorevole al tracciato della strada sud, quella che corre vicina alla città portando le auto più a ridosso del centro abitato e permettendo che la strada sud deturpi la vista della splendida San Sigismondo passando sotto la scarpata che da via diritta porta alla chiesa. Quella scarpata, in parte naturale e in parte realizzata con il lavoro certosino dei monaci che hanno strappato la terra alle paludi del Po in quella zona, andava tutelata senza se e senza ma. Ed invece, se l’informazione è esatta, la Soprintendenza avrebbe vincolato altre cose dando di fatto il via libera alla strada che adesso in pochi vogliono. Il parere sarebbe stato scritto due giorni dopo la comunicazione a “Italia nostra” che nessun parere era stato ancora fornito al Comune.

A complicare ancora di più le cose c’è la notizia che sarebbe stato deciso il taglio della sede della Soprintendenza alle Gallerie e alle Belle Arti di Mantova, competente per territorio nel cremonese, accorpandola a Brescia. A Mantova stanno già protestando contro questa decisione che penalizza un ufficio che funziona e che gode di una sede prestigiosa (da tutelare in primo luogo) come il palazzo ducale. E Cremona?

 

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