Processo sportivo calcioscommesse: Palazzi chiede la conferma delle sanzioni Attesa per domani la sentenza
E’ il giorno in cui il processo sportivo sul calcioscommesse approda davanti alla corte di giustizia federale per il secondo grado di giudizio. A Roma, all’hotel Parco dei Principi, è il turno di società e tesserati per i gli appelli dopo le punizioni della commissione disciplinare. Quest’oggi ha preso la parola anche il procuratore federale Stefano Palazzi, e per quanto riguarda la posizione del portiere Marco Paoloni, fa perno sull’invio del fax per il Minias (l’ansiolitico trovato nelle bottigliette dei calciatori grigiorossi in occasione di Cremonese-Paganese) a una tabaccheria di Cremona il giorno prima della gara (disputata il 14 novembre 2010). Paoloni, che nel primo grado è stato messo di fronte a una squalifica di cinque anni con radiazione, è accusato di aver provocato questa sorta di “avvelenamento”. Palazzi ha chiesto la conferma delle sanzioni, e su Paoloni ha affermato in udienza che l’invio del fax fa emergere la sua responsabilità e che la dipendenza delle scommesse non fa diminuire la gravità della sua posizione.
Tra gli altri, ha poi parlato l’avvocato Paolo Rodella, legale di Paoloni. Ha posto l’accento ancora una volta sulle millanterie del giocatore, sul suo problema con il vizio delle scommesse, e sulle minacce da lui subite. Rodella ha parlato di assenza di contatti in grado di provare illeciti con altri membri della presunta associazione (ad esempio con l’ex Cremo Carlo Gervasoni), di comunicazioni con il gestore di punti di scommesse pescarese Massimo Erodiani legati esclusivamente ai debiti di gioco e di un processo (quello sportivo) celebrato troppo velocemente.
Nel primo grado alla Cremonese, per responsabilità oggettiva, è stata inflitta una penalizzazione di 6 punti nella stagione 2011-2012. La società è pronta ad arrivare al Consiglio di stato pur di ottenere una piena assoluzione, considerato che tutto è partito grazie a una denuncia del dg Sandro Turotti.
LA CREMONESE DI DIFENDE
Proprio la difesa dei grigiorossi ha preso la parola dopo lo spaccato dedicato alla situazione di Paoloni. Si è parlato di una società, la Cremonese, che ha denunciato tutto ed è stata richiamata l’ordinanza del gip Guido Salvini che ha accompagnato gli arresti degli inizi di giugno. Un’ordinanza che evidenzia la collaborazione mostrata dalla Cremo nel corso dell’inchiesta.
DOMANI LE SENTENZE
Chiusa l’udienza di fronte alla corte di giustizia federale, mentre qualcuno, come il Ravenna, ha deciso di rinunciare all’appello dopo i risultati del primo grado di giudizio, si attendono ora le sentenze. Probabile che arrivino già nella giornata di domani, mentre le motivazioni saranno rese noto nell’arco di trenta giorni.