Il Vescovo Dante alla GMG di Madrid davanti ai 650 cremonesi In serata la Messa con 200 mila persone
Il Vescovo mons. Dante Lafranconi alla GMG con i 650 giovani cremonesi presenti all’evento. Il gruppo si trova a Getafe nell’hinterland madrileno (dista dalla capitale un’ora di metropolitana), ospitato nel centro sportivo San Isidro. Qui i 450 che hanno fatto il viaggio in nave hanno trovato gli oltre 150 coetanei cremonesi giunti in giornata in Spagna con l’aereo. E con loro appunto anche mons. Dante Lafranconi.
Nella mattinata del 16 agosto, alcuni gruppi di cremonesi hanno fatto visita ai musei principali di Madrid: Prado, Reina Sofia, Thyssen-Bornemisza; altri, invece, hanno approfittato dell’apertura dello stadio Santiago Bernabéu per una visita a quello che è il “santuario” del calcio spagnolo. Non pochi, invece, hanno preferito passare la giornata nel parco del Retiro (poco distante da Plaza de Cibeles), vera e propria oasi di spiritualità dove è possibile trovare la cappella dell’adorazione, l’angolo delle confessioni e una serie di stand di movimenti ecclesiali e congregazioni religiose che presentano il loro carisma.
Per tutti l’appuntamento del pomeriggio era alle 17 nella chiesa di San Giovanni della Croce, nella piazza omonima, a due passi da “Casa Italia”, la sede della pastorale giovanile nazionale che si occupa dell’accoglienza di oltre 80.000 italiani. Qui mons. Lafranconi ha voluto incontrare i suoi 650 giovani e celebrare con loro la liturgia penitenziale in preparazione alle confessioni, accanto al presule don Luciano Massari, vicario di Soresina, che ha letto il Vangelo in cui Gesù definisce i suoi discepoli “sale della terra e luce del mondo”. A partire da questa definizione mons. Lafranconi ha iniziato l’omelia evidenziando proprio il valore conservativo del sale. Prendendo spunto da una interpretazione di San Giovanni Crisostomo il vescovo Dante ha sottolineato come Cristo sia venuto nel mondo per sanare ciò che era corrotto invitando i suoi discepoli a mantenere gli uomini nell’integrità che egli ha conquistato faticosamente con il suo sangue, alla stessa stregua del sale che conserva gli alimenti. Poi l’accenno all’infinita misericordia di Dio. «Quando notiamo nel cuore elementi di corruzione – e il peccato è espressione di corruzione – scopriamo nello stesso tempo che Dio vuole risanarci. Ecco perché il sacramento della penitenza è prezioso: soltanto Dio può guarire la nostra vita da tutte quelle forme di corruzione che sono i nostri peccati. Una volta che egli ha operato questo risanamento, rendendoci nuovi e recuperandoci alla freschezza della vita battesimale, poi tocca a noi conservarci puri».
Terminata la celebrazione vescovo e ragazzi si sono diretti a Piazza de Cibeles per partecipare alla Messa di apertura della Gmg presieduta dal cardinale di Madrid. Non tutti sono riusciti ad arrivare vicino al palco, ma, comunque, hanno potuto seguire l’intera celebrazione grazie ai maxischermi sparsi in tutta la zona e alle traduzioni fornite dall’organizzazione attraverso la radio. Si parla di oltre 200.000 persone presenti. Il caldo, oltre 36°, non ha certamento spento l’entusiasmo.