Tassa di solidarietà per mille cremonesi Prelievo pro capite stimato in 3500 euro

Con il contributo di solidarietà, esteso ai privati, le casse dello Stato saranno rimpinguate grazie all’arrivo di 3,8 miliardi di euro in tre anni. Per la precisione 3,817: 674,4 milioni nel 2012, 1.557 nel 2013 e 1.586 nel 2014. Sono le anticipazioni della relazione tecnica allegata alla manovra finanziaria che circolano in queste ore su agenzie e organi di stampa. Si tratta di un contributo legato ai redditi annui: il 5% tra 90mila e 150mila euro e il 10% oltre i 150mila. A Cremona lo pagheranno circa un migliaio di persone.

Il Sole 24 Ore ha diffuso una sua elaborazione sulla base delle dichiarazioni 2010 riferite al periodo d’imposta 2009. Il capoluogo cremonese, nella graduatoria stilata nella simulazione, si trova al 28esimo posto. Il primo anno (2012) il prelievo pro capite, in queste condizioni, sarà di 3.490 euro. Mentre per il secondo e il terzo anno sarà minore: 1.989 euro. Questo in quanto l’imposta sarà deducibile dal reddito complessivo, si vedrà ridotta, pertanto, la base di calcolo dell’Irpef. Un gettito, quello del primo anno, pari a 3,2 milioni di euro, con 20 soggetti tassati ogni 1000 contribuenti, per un totale di 913.

In cima alla classifica del Sole figura Milano. Qui oltre 38mila soggetti tassati (49 ogni 1000 contribuenti) avranno un prelievo di 6.598 euro pro capite il primo anno e 3.761 il secondo e il terzo. Con un gettito, nel 2012, di 253,6 milioni di euro. In coda Urbino, con 103 soggetti tassati (12 ogni 1000 contribuenti) e prelievi di 1.648 euro (primo anno) e 939 (secondo e terzo anno). A trainare sono le città del Nord, in cui mediamente i prelievi pro capite sono più alti e i soggetti tassati i più numerosi.

Di seguito parte della graduatoria elaborata dal Sole 24 Ore riferita al contributo di solidarietà nei capoluoghi.