Cronaca

TALENTI CREMONESI ALL’ESTERO (4) Matteo Dembech, stagista a Copenhagen: «Mi ci vedo a vivere a Cremona secondo il motto “Think Global, Act local”»

Dopo Cina, Germania e Stati Uniti, di nuovo in Europa con Matteo Dembech, 24 anni, studente Erasmus e stagista all’Organizazione Mondiale della Sanità. Grazie alle borse di studio internazionali, ha girato il mondo e studiato già in quattro università estere. E’ un altro protagonista della rubrica a puntate Talenti cremonesi all’estero, dieci domande ai giovani di Cremona che hanno deciso (oppure no?) di lasciare la propria città per vivere altrove.

 

Matteo Dembech ha 24 anni e, in 3 anni e mezzo ha già girato mezzo mondo: Europa, Russia e Australia. L’ultima sua tappa è Copenhagen. Qui è studente in Erasmus Mundus Master in Global Studies a European Perspective e stagista all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).  «Studiando Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università di Bologna – racconta – ho avuto l’opportunità di partire per la Francia grazie al programma di mobilità Erasmus. Ho deciso di passare un semestre lontano da Cremona spinto dalla curiosità di vivere all’estero, incontrare persone nuove ed arricchire le mie conoscenze. L’esperienza in Francia mi ha folgorato e, mosso da quell’entusiasmo, mi son ripromesso di ripartire lasciandomi indirizzare dai miei studi. Grazie a diverse borse di studio per mobilità internazionale ho quindi avuto modo di studiare in altre tre università all’estero». Da diverse parti del mondo, accumulando esperienze su esperienze, il parere di Matteo su Cremona è cambiato spesso. «Devo ammettere di aver avuto pareri altalenanti a seconda che studiassi in Russia, in Australia o altrove, ma sono convinto che Cremona sia un’affascinante città con un magnifico centro storico. A volte la città mi sembra poco dinamica, incapace di sfruttare il suo potenziale culturale ed animare i suoi cittadini. In particolare verso i giovani (un indice di vecchiaia pari al 161 % certo non aiuta). Ai miei occhi Cremona rimane comunque una bella città vivibile con un grande potenziale ancora da sfruttare».
Lezioni, libri e biblioteche. Matteo si è spostato per gli studi, dunque la vita nel quotidiano è sempre stata improntata all’attività universitaria. «Pur rimanendo la vita di uno studente – dice – durante le mie esperienze all’estero ho avuto un quotidiano ricco di incontri e stimoli. Ho viaggiato parecchio, ho imparato a vedere le cose da altre prospettive culturali ed ho stretto belle amicizie con ragazzi di tutto il mondo».
Le prospettive di Matteo per indole e carriera accademica sono naturalmente orientate ad una prospettiva internazionale, anche se non è escluso un ritorno alle origini. «Tornerei a vivere Cremona – confessa -. E’ la mia città e sento di aver qui le mie radici. Nonostante riponga le mie aspettative in una carriera internazionale ‘mi ci vedo’ nell’impostare la mia vita a Cremona. E poi il detto recita: ‘Think Global, Act Local’». Rimpianti per la scelta fatta? «Assolutamente no – conclude -. Anzi, consiglio a tutti i miei amici di provare un’esperienza all’estero. Sia per studio, lavoro o per migliorare le lingue. Io se fossi rimasto qui, sarei comunque andato avanti a studiare, ma senza la possibilità di imparare lingue nuove, conoscere culture diverse e lavorare per grandi organizzazioni».

Se siete o conoscete cremonesi all’estero che vogliono partecipare alla nostra rubrica, scrivete a redazione@cremonaoggi.it.

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