Manovra, salva la Provincia di Cremona Ma spariscono 32 nostri Comuni
Nel decreto legge varato dal governo Cremona continuerà a mantenere la propria autonomia provinciale. Spariranno invece alcune province limitrofe come Lodi e Piacenza per cui i territori dovranno essere rivisti. Secondo logica, ma qualcosa si saprà di più nella tarda mattinata, le province tagliate dovranno essere accorpate a quelle vicine con criteri tutti da inventare. Se per Lodi infatti il destino sembra quello di essere smembrata tra l’area metropolitana milanese e la provincia di Milano (che saranno due realtà distinte) con alcuni comuni contigui al cremasco che potrebbero passare con Cremona, più ardua è la divisione della provincia di Piacenza dove logica vorrebbe che Castelvetro, Monticelli e Caorso passassero con Cremona- secondo storia, tradizioni e zone d’influenza – ma il Po e la barriera regionale sembrano invece segnarne il destino in un accorpamento solo emiliano.
La manovra colpisce le Province più piccole e contempla l’accorpamento dei Comuni minori. A scomparire dovrebbero essere le Province con meno di 300 mila abitanti (ma Berlusconi e Tremonti non si sono sbilanciati sui numeri), in base al censimento in corso quest’anno, e dovrebbe diventare operativo alla scadenza di ciascuna amministrazione.
L’Ansa ha diffuso l’elenco delle 36 province sotto i 300 mila abitanti, che pertanto dovrebbero scomparire. Tra parentesi, il colore politico dell’amministrazione. Ascoli Piceno: 214.068 abitanti (Pdl). Asti: 221.687 (Pdl). Belluno: 213.474 (Lega). Benevento: 287.874 (Pd). Biella: 185.768 (Lega). Caltanissetta: 271.729 (Mpa). Campobasso: 231.086 (Pdl). Carbonia-Iglesias: 129.840 (Pd). Crotone: 174.605 (Pdl). Enna:172.485 (Pdl). Fermo:177.914 (Sel). Gorizia:142.407 (Pd). Grosseto:228.157 (Pd). Imperia:222.648 (Pdl). Isernia:88.694 (Pdl). La Spezia:223.516 (Pd). Lodi:227.655 (Lega). Massa Carrara: 203.901 (Pd). Matera:203.726 (Pd). Medio Campidano:102.409 (Pd). Nuoro:160.677 (Pd). Ogliastra:57.965 (Pd). Olbia Tempio: 157.859 (Pdl). Oristano: 166.244 (Pdl). Pistoia: 293.061 (Pd). Prato: 249.775 (Pd). Rieti: 160.467 (Pd). Rovigo: 247.884 (Pd), Savona: 287.906 (Pdl). Siena: 272.638 (Pd). Sondrio: 183.169 (Lega). Terni: 234.665 (Pd). Trieste: 236.556 (Pd). Verbano-Cusio-Ossola: 163.247 (Pdl). Vercelli: 179.562 (Pdl). Vibo Valentia: 166.560 (Pd).
Rischiano invece di sparire un terzo dei Comuni cremonesi, sempre per decreto e alla naturale scadenza dell’ amministrazione. Infatti verrano accorpati tutti i Comuni al di sotto dei mille abitanti: sono infatti 32 su 115 della nostra provincia. Eccoli divisi per zona (cremonese, casalasco, cremasco) e in ordine alfabetico. Per ora non sono chiari I criteri degli accorpamenti dei servizi.
Nella zona cremonese sono infatti: Azzanello, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de’ Picenardi, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Crotta d’Adda, Derovere, Gabbioneta Binanuova, Gombito, Olmeneta, Pessina Cremonese, Scandolara Ripa Oglio, Volongo.
Nel casalasco i Comuni sono: Ca d’Andrea, Casteldidone, Drizzona, San Martino del Lago, Spineda, Tornata, Torricella del Pizzo, Voltido.
Nella zona cremasca ecco i Comuni interessati: Campagnola Cremasca, Casaletto di Sopra, Castelgabbiano, Cumignano sul Naviglio, Moscazzano, Quintano, Ripalta Guerina, Ticengo, Torlino.
(Sopra, nella foto di Alessandro una via di Volongo)