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Davanti alla commissione disciplinare società e tesserati si difendono Bartoletti: “Cremonese a testa alta”

L’INTERVENTO DI MARINO BARTOLETTI

Al telefono con Cremona Oggi il noto giornalista Marino Bartoletti commenta la vicenda del calcioscommesse e, in particolare, la situazione della Cremonese. Sul deferimento, dopo la denuncia del dg Sandro Turotti che ha permesso di dare il via all’inchiesta, Bartoletti si esprime così: “E’ ingiusto, in linea di principio. La giustizia sportiva è molto severa. Comunque la Cremonese uscirà con la testa alta” (ASCOLTA LA TELEFONATA).

IL PROCESSO SPORTIVO: LE DIFESE

Mancanza di prove o assenza di elementi chiari nelle intercettazioni. Ruota attorno a questi due concetti la difesa di tesserati e società manifestata a Roma durante il secondo giorno del processo sportivo sul calcioscommesse, diretta conseguenza dell’inchiesta cremonese ‘Last Bet’. Il Piacenza tramite il suo avvocato sottolinea di essere squadra danneggiata e chiede l’assoluzione. Mancherebbero elementi sufficienti per provare gli illeciti commessi dall’ex Cremonese Carlo Gervasoni, suo tesserato. Mentre il legale di Bellavista chiede l’assoluzione per l’illecito associativo: non ci sarebbe la volontà di prendere parte a tale associazione. La difesa di Quadrini è incentrata su presunte conversazioni compromettenti con Paoloni, e si rilancia affermando che i due parlerebbero esclusivamente di debiti personali.

Così si muovono gli avvocati dello Spezia, che sottolineano l’estraneità dei dirigenti liguri. Si parla di presunti 15mila euro in arrivo da Spezia in una delle intercettazioni, ma la difesa spezzina, riprendendo la telefonata tra il gestore di punti di scommesse pescaresi Massimo Erodiani (tesserato per il calcio a 5) e il collaboratore del Viareggio Gianfranco Parlato nella quale si fa menzione della somma, parlano di contenuti, soprattutto nella seconda parte della conversazione, che escluderebbero chiaramente il coinvolgimento della società.

Discorso diverso per il legale della Triestina, la quale, come parte terza, chiede il ripescaggio in vista di un eventuale retrocessione dell’Ascoli. In questo caso vengono criticate le richieste di sanzioni per le squadre, giudicate troppo leggere come nel caso di Ascoli, Atalanta, Piacenza e Ravenna considerato il quadro emerso nell’indagine.

Giunto al patteggiamento Daniele Deoma (tecnico): un anno e venti giorni per lui, anziché un anno e nove mesi come richiesto da Palazzi.

 

PESANTI RICHIESTE DA PALAZZI

La prima giornata del processo sportivo è stata archiviata. Rimangono le pesanti richieste del procuratore federale Stefano Palazzi per la Cremonese e per Marco Paoloni. La società grigiorossa, deferita nonostante tutto sia partito grazie a una denuncia del dg Sandro Turotti (leggi l’articolo), è stata investita da una proposta alla commissione disciplinare che prevede una penalizzazione di 9 punti nella prossima stagione, oltre a un’ammenda di 30mila euro. La difesa è tuttavia sempre stata chiara: la Cremo è parte offesa. Rischia la radiazione, invece, l’ex portiere grigiorosso: per Paoloni la richiesta è di cinque anni di squalifica più preclusione (radiazione), più cinque anni di squalifica in continuazione.

Sembrava rischiare molto di più l’Atalanta, invece la proposta di sanzione è di sette punti in meno il prossimo anno: la promozione in serie A sarebbe al momento salva. Mentre diversi giocatori hanno patteggiato, tra cui Stefano Bettarini (un anno e due mesi di squalifica), tesserati e società si preparano a ribattere alle richieste di Palazzi (scorri l’articolo). Oggi e domani davanti alla commissione disciplinare, all’hotel Parco dei Principi di Roma, tocca infatti alle difese. Quella di Marco Paoloni, però, parlerà solo nel pomeriggio di venerdì.

 

LE PROPOSTE DI SANZIONI

E’ cominciato nella mattinata di mercoledì il processo sportivo per il calcioscommesse davanti alla commissione disciplinare presieduta da Sergio Artico (il suo vice è Claudio Franchini). All’hotel Parco dei Principi di Roma il procuratore federale Stefano Palazzi (nella foto) ha fatto le sue richieste di sanzioni per società e tesserati. Per la Cremonese, deferita per responsabilità oggettiva nonostante tutto sia partito da una denuncia del dg Sandro Turotti (leggi l’articolo), sono stati chiesti nove punti di penalizzazione per la prossima stagione, oltre a un’ammenda di 30mila euro. Per l’ex portiere grigiorosso Marco Paoloni sono stati invece chiesti cinque anni più preclusione (ovvero radiazione) più cinque anni di squalifica in continuazione. Quanto all’altro ex, Carlo Gervasoni, la richiesta è di cinque anni più preclusione più un anno in continuazione.

SORPRESA LA DIFESA DELLA CREMONESE

Il processso riprenderà di nuovo alle ore nove (giovedì), senza perdere tempo. In chiusura della prima giornata, davanti alla commissione disciplinare, hanno parlato anche i legali dei deferiti. La difesa della Cremonese è stata chiara e si è detta sorpresa della richiesta di penalizzazione considerato il coraggio di Turotti nella denuncia alla procura cremonese, con il relativo obbligo di segreto nei confronti della giustizia sportiva legato alla necessità di non compromettere le indagini. Sulla situazione generale e su quella di Paoloni ha così commentato l’avvocato del 27enne di Civitavecchia, Luca Curatti: “Ci sono state richieste di pena dure, mirate a dare un esempio al presente e considerate come deterrente per il futuro. Non sono stupito di queste richieste così pesanti. Sono rammaricato per non aver potuto portare Paoloni al processo in virtù del suo obbligo di dimora”. La difesa di Paoloni parlerà venerdì pomeriggio.

PATTEGGIAMENTI

Sette punti di penalizzazione per l’Atalanta nella prossima stagione, mentre per Doni Palazzi ha richiesto 3 anni e 6 mesi. Accettate, tra le altre, le istanze presentate dalla Triestina, per un eventuale ripescaggio se ci fosse la retrocessione dell’Ascoli, e del Monza, per un eventuale ripescaggio se ci fosse la retrocessione dell’Alessandria. Respinta quella del Varese, che chiedeva il ripescaggio nell’eventualità di una retrocessione dell’Atalanta.

Ha patteggiato il Chievo, immischiato per le scommesse del tesserato Stefano Bettarini. Per la società di serie A un’ammenda pari a 80mila euro per la responsabilità oggettiva legata alle scommesse di Bettarini. Per Vittorio Micolucci, accusato di associazione e illeciti sportivi, dopo il patteggiamento, un anno e due mesi di squalifica.

L’ex calciatore Stefano Bettarini è arrivato a concordare una squalifica di un anno e due mesi. Per Zaccanti un anno. Un anno anche per TisciTuccellaParlato hanno invece patteggiato tre anni di squalifica. A Gibellini cinque mesi e ammenda di 10mila euro, mentre per Furlan sei mesi.

LE RICHIESTE PER I TESSERATI

Cinque anni più preclusione (che vale a dire radiazione) più tre anni e sei mesi di squalifica in continuazione per Antonio Bellavista (tecnico). Un anno e nove mesi di squalifica per Daniele Deoma (tecnico). Quattro anni di inibizione per Antonio Ciriello (vicepresidente del Ravenna). Per il gestore di punti di scommesse pescaresi Massimo Erodiani (tesserato per il calcio a 5) cinque anni più preclusione più otto anni in continuazione. Per Marco Paoloni (giocatore di Cremonese e Benevento) sono stati chiesti, come detto, cinque anni più preclusione (ovvero radiazione) più cinque anni di squalifica in continuazione. Per Carlo Gervasoni (giocatore del Piacenza) cinque anni più preclusione più un anno in continuazione. Per Cristiano Doni (giocatore dell’Atalanta) la richiesta è di 3 anni e 6 mesi.

Per Nicola Santoni (tecnico del Ravenna) cinque anni più preclusione, cinque anni più preclusione più un anno e sei mesi in continuazione per Beppe Signori (tecnico), tre anni di squalifica per Thomas Manfredini (giocatore dell’Atalanta), tre anni di squalifica per Davide Saverino (giocatore della Reggiana), cinque più preclusione più due anni in continuazione perVincenzo Sommese (giocatore dell’Ascoli). Un anno di squalifica per Daniele Quadrini (giocatore del Sassuolo) e cinque anni di inibizione per Giorgio Veltroni (presidente dell’Alessandria).

Per Mauro Bressan (tecnico) cinque anni di squalifica più preclusione più 6 mesi di squalifica in continuazione. Cinque anni di squalifica più preculsione, più tre anni e 3 mesi di squalifica in continuazione per Giorgio Buffone (ds del Ravenna). Per Leonardo Rossi (tecnico del Ravenna) tre anni di squalifica. Per Gianni Fabbri (presidente del Ravenna) cinque anni di inibizione più preclusione.

LE RICHIESTE PER LE SOCIETA’

Come scritto sopra per la Cremonese (Lega Pro) chiesti nove punti di penalizzazione (2011-2012) e un’ammenda di 30mila euro, mentre per l’Atalanta (serie A) sette punti di penalizzazione (2011-2012). Per l’Alessandria (Lega Pro) retrocessione all’ultimo posto del campionato di competenza, per il Sassuolo (serie B) 50 mila euro d’ammenda, per il Ravenna (Lega Pro)esclusione dal campionato di competenza e 50mila euro di ammenda. Per la Reggiana (Lega Pro)due punti di penalizzazione (2011-2012) e per il Piacenza (Lega Pro) quattro punti di penalizzazione (2010-2011) e 50mila euro di ammenda. Per la Virtus Entella (Lega Pro) 40mila euro di ammenda, sei punti di penalizzazione (2011-2012) e 90mila euro di ammenda per l’Ascoli (serie B). Per il Pino Di Matteo (Dilettanti) 12 punti di penalizzazione (2011-2012) e 1600 euro di ammenda, per il Cus Chieti (Dilettanti) un punto di penalizzazione (2011-2012) e 4500 euro di ammenda, 14 punti di penalizzazione (2011-2012) e 30mila euro di ammenda per il Benevento (Lega Pro). Per il Portogruaro (Lega Pro) 50mila euro di ammenda, per il Verona (serie B)stessa cifra, un punto di penalizzazione (2010-2011) per l’Esperia Viareggio (Lega Pro), un punto di penalizzazione (2011-2012) per lo Spezia (Lega Pro) e un punto di penalizzazione (2011-2012) per il Taranto (Lega Pro).

 

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