Politica

Cremona esclusa dai fondi del nucleare Torchio: «Tradito impegno ministeriale»

Dopo l’esclusione di Cremona dai fondi delle compensazioni nucleari relative agli anni 2008-2009, destinati solo ai comuni confinanti ed entro un raggio di 10 km, il consigliere provinciale Giuseppe Torchio ha espresso in un comunicato stampa il suo disappunto.
«La notizia della ripartizione del nuovo “tesoretto” nucleare, se da un lato riconosce il danno patito da numerose popolazioni introducendo un elemento di giustizia, dall’altro lascia l’amaro in bocca. Per anni, con la consulenza di Elia Sciacca, abbiamo sensibilizzato numerosi Sindaci per far conoscere loro come far valere i loro diritti e ricevere le dovute compensazioni; oggi, a fronte dei ringraziamenti di Comuni e Provincie del Meridione e dell’Italia Centrale, che hanno potuto beneficiare dei nuovi finanziamenti quali Enti confinanti con gli impianti atomici, non s’è visto alcun cenno di apprezzamento da parte delle realtà piacentine e lodigiane che sono state ricomprese e alle quali sono andati complessivamente ben otto milioni di euro. La battaglia è comunque rimasta a metà, poiché non si è tenuto conto di tutti gli Enti posti nel raggio di 15 km, come da un precedente e chiaro impegno ministeriale. È un argomento che tocca da vicino le tasche delle Istituzioni cremonesi, che dopo i cospicui investimenti nel campo dei presìdi di prevenzione e decontaminazione messi in atto dall’Ospedale di Cremona, non si sono visti riconoscere neppure un centesimo, mentre altri – compreso il Comune di Piacenza – hanno ottenuto compensazioni generose. Nonostante le finanze sempre più magre degli Enti Locali, costretti ad addizionali ed aumenti costanti delle tariffe, è caduto nel vuoto l’appello al Comune e alla Provincia di Cremona per riprendere in mano le redini della questione. Anzi, paradossalmente, avere accontentato i confinanti e non quelli del raggio di 15 km ha rotto il fronte delle solidarietà e favorito i soliti. Ora, a due anni e mezzo dall’ultima riunione a Roma con Anci, Upi e Ministero dello Sviluppo economico, le Giunte dovrebbero finalmente riprendere l’iniziativa per vedere riconosciuta anche a Cremona una quota delle compensazioni previste per i territori contermini all’impianto nucleare di Caorso».


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