Carcere e problema sicurezza: pochi agenti disponibili Ora c’è la “grana” ferie
Il problema del sovraffollamento dei detenuti e delle carenze di organico degli agenti di polizia penitenziaria continua a non trovare soluzione nella casa circondariale cremonese. Anzi si aggrava con l’arrivo dell’estate e del diritto alle ferie, elementi che devono fare i conti con la necessità di garantire la sicurezza nella struttura di Cà del Ferro. Le difficoltà sono evidenti. Nessun segnale è ancora giunto circa il possibile arrivo di rinforzi tra le fila di chi ogni giorno deve mantenere l’ordine in carcere. Nonostante il nuovo padiglione, in grado di accogliere altri 200 detenuti, sia in fase di ultimazione, anche se le operazioni per le finiture e l’arredamento hanno subìto un brusco rallentamento in questo periodo.
Ma anche se fosse completata per tempo, la nuova ala della struttura penitenziaria potrebbe sì dare una boccata d’ossigeno per quanto riguarda il grande affollamento di detenuti. Rimarrebbe però concretamente in luce la problematica sicurezza: se non arrivano nuovi agenti a dar man forte, sarebbe difficile mantenere l’ordine con un numero maggiore di persone dietro le sbarre.
Attualmente a Cà del Ferro ci sono quasi 400 persone che stanno scontando pene detentive, quando la capienza regolamentare è di 196. Meno di 170 sono gli agenti di polizia penitenziaria disponibili, contro una pianta organica di 195. Pochi per poter garantire anche un adeguato riposo estivo nella giusta tempistica. Il rischio, ora, è che per poter mantenere un livello di sicurezza appropriato e parallelamente per riuscire a far sì che tutti godano del riposo stagionale, periodi di ferie possano essere stabiliti addirittura nel mese di ottobre, se non più in là.