Altro che salotto di CremonaCosì la Galleria muoreE il Comune vuole anche le tasse
Era il salotto di Cremona, tutto marmi e cristalli, ideale per lo struscio e lo shopping. Oggi la Galleria anzichè il fiore all’occhiello della città è l’immagine di un centro che sfiorisce. I marmi anneriti, banali fari moderni per le luci, le appliques originali in cristallo spente, piccioni che svolazzano, muri sporchi, poca gente che passeggia, negozi vuoti (anche per gli affitti iperbolici). Anche i commercianti sono sfiduciati. In questi mesi si sono visti recapitare dal Comune persino una ingiunzione al pagamento del plateatico (sia i bar che le edicole) un assurdo perchè il Comune non è il proprietario dell’immobile ma, sulla base di una convenzione firmata nel 1934 con l’INA e confermata fino al 1996 (ora prosegue tacitamente senza alcun documento firmato), l’Amministrazione ha solo un diritto di passaggio e di calpestìo in cambio del quale garantisce la pulizia al condominio. Infatti proprio in questi giorni, per l’intervento di alcuni legali, il Comune ha dovuto battere in ritirata annullando le richieste di imposte sul plateatico. Come poi sia questa pulizia che toccherebbe al Comune, basta camminare nella zona centrale della Galleria per rendersene conto. Quando l’ha voluta Farinacci ne voleva fare la nostra Galleria Vittorio Emanuele, sul modello milanese ma mentre nella metropoli questo passeggio coperto è tornato ad esserne il cuore pulsante (si pensi a come era addobbata lo scorso Natale con quelle decorazioni di Swarovski), a Cremona non c’è una idea, un progetto, una iniziativa che sia orientata in questo senso. In una lunetta della Galleria, quella che guarda verso corso Cavour, vi era un dipinto dell’artista piacentino Luciano Ricchetti, vincitore del primo premio Cremona. Si dice l’abbia realizzata facendo a gara con Sironi. Dopo la liberazione la lunetta dipinta è stata cancellata. Perchè non la si recupera? Siamo certi che questo riporterebbe un po’ di attenzione sulla nostra Galleria. Certamente non basta. Andrebbe rivista la convenzione con il condominio, il Comune dovrebbe farsi carico di restauri e pulizie. Il cuore di Cremona merita questo e molto altro.