Cronaca

Una meraviglia naturale sconosciuta ai cremonesi. Le torbiere di Crotta d’Adda tornano fruibili

Una meraviglia che pochi cremonesi conoscono. Da adesso, torna ad essere visitabile grazie ad un massiccio lavoro di pulizia. Liberate le antiche torbiere di Crotta d’Adda nel Cremonese. Le due riserve di “Caselle” e “Ca’ del Bis” erano rimaste senza più sentieri di accesso sia per i visitatori che per i tecnici che dovevano verificarne i livelli idrici e lo stato di salute dei canali che le riforniscono di acqua. Per questo il Parco Adda Sud è intervenuto riaprendo tutti i passaggi pedonali sbarrati da piante pericolanti e tronchi spezzati.

“La situazione era divenuta problematica – spiega Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud – e bisognava garantire sia la fruibilità di due splendidi angoli del nostro territorio che il controllo della loro alimentazione idrica”. Per questo si è intervenuti con la potatura degli arbusti su oltre 2.200 metri di sentieri per una larghezza e un’altezza media di due metri circa. “In 12 punti specifici inoltre c’erano problemi per la stabilità delle piante – spiega Maurizio Polli, responsabile dei servizi ambientali del Parco – è siamo intervenuti con il taglio di singoli rami potenziali fonti di pericolo per i visitatori”.

Le due riserve di Crotta d’Adda rappresentano una delle ultime testimonianze di cave di torba presenti vicino alla confluenza dell’Adda nel Po. L’acqua, che ne permette la sopravvivenza anche nei giorni estivi di caldo africano, viene deviata dalla Roggia Riglio (gestita dal Consorzio di Bonifica Vacchelli). Quella di Caselle è rifornita grazie a un manufatto idraulico all’interno di un piccolo canale privato. Sempre una roggia privata alimenta la torbiera di Cà del Bis. Entrambi i condotti ritornano poi nel Riglio, che scende da nord attraverso Grumello e Acquanegra, passa intubato sotto il Canale Navigabile, piega verso sud est per oltre 6 chilometri ed entra nel Po poco prima dell’imbocco del Porto di Cremona.

“Grazie alla collaborazione fra il comune di Crotta, il Parco Adda Sud, il Consorzio del Vacchelli e i proprietari privati – interviene il Presidente Silverio Gori – è stato raggiunto un accordo definitivo che garantirà un apporto idrico costante durante tutto l’anno. Mi pare un buon esempio di come il territorio possa fare sistema per il bene comune e per la difesa dell’ambiente”.

 

(La terza foto è di CrisGrafica)

 

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