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Scommesse, ora la serie A trema davvero Nell’inchiesta di Cremona indagato Corvia

Sembrava che l’olimpo della serie A, dopo i tuoni dei primi giorni dell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse, fosse destinato a dormire sonni tranquilli. Gli elementi raccolti dagli investigatori fino a pochi giorni fa avevano spostato tutte le attenzioni sulla cadetteria e sull’ex serie C. Ma un cambio di marcia è ora stato dato all’indagine. E modifica totalmente i contorni con cui era fino ad ora comparso il nome dell’attaccante del Lecce Daniele Corvia.

Il procuratore capo Roberto di Martino ha iscritto la punta nel registro degli indagati. Nuove nubi tornano quindi ad addensarsi sulla massima serie calcistica del nostro Paese, e fanno tremare le gambe, in queste ore, ai dirigenti della squadra pugliese, che rischia grosso con il coinvolgimento di Corvia. Se inizialmente il nome dell’attaccante, tirato spesso in ballo dall’ex grigiorosso Marco Paoloni, appariva legato alle fantasie e alle millanterie dello stesso portiere (che aveva raccontato di essersi spacciato per lui in alcune conversazioni scottanti via Skype, e che ha condiviso con Corvia l’esperienza nelle giovanili nella Roma), ora, con nuove verifiche, tutto cambia.

Mentre con il prosieguo dell’inchiesta pare che il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni rischi sempre di più, così come l’ex calciatore Luigi Sartor (spesso indicato come il ‘Gigi’ che avrebbe tenuto i collegamenti con grossi scommettitori asiatici), e mentre si attendono i risultati completi di tutte le analisi sui pc e sui telefoni sequestrati, l’inchiesta prende una piega che punta alla serie A. In chat, su Skype, parlando di combine, potrebbe esserci stato davvero Daniele Corvia.

 

 

 

 

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