Cronaca

Asfalto dannato a Vescovato Secondo morto in dieci ore Ancora alcol la causa

Un terribile incrocio di coincidenze. A poche ore di distanza dal decesso della 29enne Paola Sacco si conta un altro morto a causa di in un incidente avvenuto sull’asfalto di Vescovato. E un paese, Pescarolo, si sveglia  con un’ulteriore drammatica notizia: dopo lo scontro di sabato pomeriggio che si è portato via Paola, ragazza del posto, anche il secondo sinistro, questa volta accaduto sulla via Mantova, ha lasciato sul suolo il corpo esanime di una persona conosciuta in paese. Pescarolo è infatti il luogo che ha dato i natali a Paolo Biglietti, il 52enne residente a Ostiano che ha trovato la morte attorno alle 4,30 di questa mattina. Stava viaggiando, da solo, a bordo della sua Fiat Marea grigia, in direzione Cremona. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio della polizia stradale di Casalmaggiore, intervenuta con l’ausilio dei colleghi di Cremona assieme a due ambulanze del 118, ma sembra che sia stato l’impatto frontale con un veicolo proveniente dal senso opposto, a un centinaio di metri dalla latteria, a non lasciargli scampo, uccidendolo sul colpo e sbalzandolo fuori dalla vettura. Da solo, sull’altra auto – un’Alfa 156 – era anche R.C, 35enne di Vescovato. Ferite gravi per quest’ultimo, liberato dalle lamiere dai vigili del fuoco e trasportato d’urgenza in ospedale a Cremona. Si trova ora in terapia intensiva, ma sembra non ci siano rischi imminenti per la sua vita. I primi controlli avrebbero permesso di accertare che si trovava alla guida in stato di ebbrezza, addirittura con un tasso alcolemico superiore a 2,5. Anche una terza auto è stata coinvolta nel violento incidente. Una Peugeot 307, proveniente da Cremona e guidata da un 21enne di Tornata (C.D.), non è infatti riuscita a frenare in tempo. Ha evitato il 52enne riverso al suolo, ma non gli altri veicoli. Illeso, comunque, il giovane.

Gli agenti della polstrada sono ora impegnati nella ricostruzione del sinistro, e nella valutazione di alcune testimonianze, discordanti, di alcuni giovani che in quel momento si trovavano in via Mantova. E parallelamente sono attivi su un altro fronte. Ovvero sull’incidente di sabato pomeriggio sulla strada provinciale che collega Vescovato e Pescarolo. Stando al racconto del ventenne che si trovava alla guida della Skoda Octavia che ha travolto Paola Sacco, tutto sarebbe stato causato da una Mercedes grigia, poi fuggita. Mentre la 29enne, con la sua bicicletta, stava proseguendo verso Vescovato (erano le 16,30), il presunto pirata della Mercedes avrebbe superato la ragazza con una manovra azzardata. Avrebbe poi urtato la Skoda, provocando lo sbandamento e l’urto mortale tra l’auto e la bici (la donna è deceduta in ospedale circa tre ore dopo il sinistro). Il ventenne, alla guida in stato di ebbrezza (con un tasso di 0,70), è però indagato per omicidio colposo. Molti dubbi aleggiano sulla sua versione. Quanto raccolto fin qui dalla polizia stradale, infatti, sembra incompatibile con la presenza della Mercedes. Gli unici segni sulla Skoda sarebbero dovuti alla bicicletta, e nessuna traccia utile ad avvalorare le parole del ragazzo è stata trovata sull’asfalto.

 

 

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