Cronaca

La Fondazione “Elisabetta Germani”di Cingia De Bottiospita sei migranti nordafricani

La Fondazione “Elisabetta Germani” di Cingia de Botti (CR) apre le proprie porte ai migranti giunti dal Nord Africa. Nei prossimi giorni, infatti, d’intesa con la Caritas Cremonese, offrirà alloggio a un gruppo di 6 persone, sino ad oggi ospitati presso la Casa dell’Accoglienza di Cremona, per il tempo necessario al disbrigo delle pratiche burocratiche finalizzate al riconoscimento dello status di rifugiati politici.

La Fondazione ha messo a disposizione uno stabile, attualmente non utilizzato, dove i migranti, accompagnati da un operatore di Caritas Cremonese, si tratterranno durante la notte. Durante il giorno, invece,  il gruppo svolgerà le attività previste presso la Caritas Cremonese. La Fondazione, che  nella sua lunga storia centenaria ha già dato asilo a profughi e sfollati, con questa iniziativa intende agire in modo concreto in sintonia con i valori della solidarietà e della tutela della dignità della persona, nelle diverse sfere materiali e spirituali, come previsto dal proprio statuto.

 

La Fondazione “Germani”

Il “Germani”, inaugurato nel maggio 1898 per volontà della nobildonna e commerciante cremonese Elisabetta Germani, era una struttura inizialmente destinata alla cura, all’assistenza e al ricovero dei malati poveri o impiegati delle cascine di proprietà della fondatrice. Nel 1900 riuscì a sopravvivere grazie a una notevole donazione del Vescovo Bonomelli e nel 1901, con decreto reale, l’ospedale ottenne il riconoscimento in ente morale.

Nel corso degli anni è cresciuto e ha mutato in parte le sue funzioni originali: ha ospitato profughi, terremotati, sfollati a causa della guerra, persone provenienti dai manicomi e tubercolotici. Oggi la struttura, denominata dal 1° gennaio 2003 Fondazione “Elisabetta Germani”, è una organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus) e ha un ruolo importante nella rete dei servizi alla persona. La Fondazione si propone come struttura aperta al territorio dove l’utente può trovare risposte qualificate e differenziante nel campo della geriatria e della disabilità attraverso i diversi servizi: residenza sanitaria assistenziale per 259 posti letto; residenza sanitaria disabili per 40 posti; riabilitazione 20 posti letto; centro diurno 40 posti; oltre all’assistenza domiciliare integrata e ai trattamenti di fisioterapia nella palestra recentemente messa a nuovo.

La Fondazione, che si avvale del contributo di circa 255 operatori di diverse qualifiche professionali, coniuga la recente ristrutturazione degli spazi interni ed esterni ad una qualità dell’assistenza attenta all’uomo ed ai suoi bisogni, non solo fisici, attraverso interventi mirati.

Sin dall’origine vi hanno prestato la propria opera le suore Ancelle della Carità di Brescia, che ancora oggi offrono il loro prezioso servizio. Cappellano della struttura è don Giancarlo Lazzarinetti.

 

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