Vitalizi agli ex deputatiil Pd vuole cancellarliI cremonesi che li incassano
Spetta ai deputati italiani il record europeo in materia di vitalizio percepito. Lo evidenzia il dossier di 33 pagine sul trattamento economico garantito ai deputati di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e parlamento europeo pubblicato dal quotidiano torinese La Stampa. Stando ai risultati forniti dallo studio sollecitato dal Partito Democratico e che il prossimo 4 luglio sarà esaminato dal presidente della Camera Gianfranco Fini e dai questori Antonio Mazzocchi (Pdl), Francesco Colucci (Pdl) e Gabriele Albonetti (Pd), i parlamentari italiani incassano un vitalizio tre volte superiore a quello dei loro colleghi europei. Accade così che da noi,a fronte del versamento di un contributo di circa mille euro, al raggiungimento del 65° anno di età gli onorevoli possono beneficiare di un assegno mensile lordo dell’importo di 2mila 486 euro qualora abbiano espletato 5 anni di mandato. In Francia, invece, il medesimo stato di servizio garantisce 780 euro mensili, in Germania 961 euro, in Gran Bretagna un massimo di 794 euro. La forbice si allarga se gli anni di mandato aumentano, con gli onorevoli italiani che arrivano ad incassare 7mila 460 euro mensili lordi al termine del quindicesimo anno di attività parlamentare quando in Gran Bretagna si arriva, nello stesso periodo, a 2mila 381 euro, in Germania a 2mila 883 e al Parlamento europeo a 5mila 565 euro.
La legge sui vitalizi che il Pd vorrebbe rivedere (è allo studio un ordine del giorno) attualmente produce i suoi effetti su 1377 ex deputati e 861 ex senatori. Ma le liste presenti negli uffici di Montecitorio e Palazzo Madama nell’ottobre 2012 dovranno essere aggiornate, inserendo i nominativi di 300 onorevoli oggi in carica che in quella data raggiungeranno la fatidica soglia dei 4 anni 6 mesi e un giorno di legislatura, asticella che dà diritto alla riscossione dell’assegno una volta in possesso del requisito d’età.
LE PENSIONI DEGLI EX DEPUTATI ELETTI IN PROVINCIA
Il settimanale L’Espresso, sulla base dei regolamenti di Camera e Senato, ha calcolato l’importo lordo dei vitalizi liquidati agli aventi diritto. Diversi risultano essere i parlamentari cremonesi per nascita o “adozione” elettorale ad aver maturato il diritto alla corresponsione della pensione. In cima all’elenco c’è un habitué del collegio Cremona-Mantova, l’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli che grazie ai suoi 20 anni di mandato sotto il garofano del Psi riceve 7460 euro lordi mensili. Record che spetta di diritto anche ad un altro mantovano molto conosciuto nella circoscrizione cremonese, il democristiano d’ispirazione demitiana Antonino Zaniboni, già presidente della Camera di Commercio di Mantova. Un altro socialista, il cremasco Maurizio Noci, già sindacalista, sindaco della sua città e sottosegretario all’Agricoltura, in Parlamento per 15 anni si vede riconoscere 6590 euro lordi di vitalizio. Stesso importo garantito all’ex sindaco di Cremona e parlamentare Psi, Renzo Zaffanella, ad Uber Anghinoni, mantovano di Marcaria, che ha trascorso 15 anni sugli scranni di Montecitorio nelle file della Lega Nord, a Piergiorgio Bergonzi, alla Camera nel 92 e poi al Senato, insegnante e responsabile nazionale scuola di Rifondazione Comunista, nonché attuale segretario provinciale della Federazione della Sinistra e a Marco Pezzoni, Pds, noto per il suo impegno nell’antinucleare e per aver condiviso con Mirko Tremaglia la paternità sulla legge che ha esteso il diritto di voto agli italiani all’estero. Dieci anni di servizio nelle fila del Pci e un vitalizio lordo mensile di 4725 euro spettano ad Enrico Fogliazza, il comandante Kiro che a 91 anni guida l’Anpi. Nella circoscrizione Mantova-Cremona è stata eletta nel 1994 per Forza Italia la ex magistrato Tiziana Parenti, che con il bis nel collegio di Grosseto della legislatura successiva arriva pure lei a quota 4725 euro lordi. Nella stessa situazione si trovano il farmacista mantovano Mario Perani, democristiano e forlaniano doc, il cremasco Renato Strada, direttore generale dell’Enea e deputato piediessino, l’ex presidente della Provincia di Cremona e presidente dell’Anci Giuseppe Torchio (alla camera per la Democrazia Cristiana). Giorgio Conca, l’artigiano elettricista che fondò la Lega Lombarda cremonese ma poi fu espulso dal Carroccio, alla Camera nel 1992 e per un solo mandato apre il drappello degli ex deputati che, secondo il calcolo dell’Espresso, percepiscono un assegno mensile lordo di 3108 euro. Come lui vi sono anche l’ex presidente dell’Azione Cattolica Angelo Rescaglio, senatore del partito Popolare, il piediessino Sergio Trabattoni e l’ex generale e responsabile del del Sismi Ambrogio Viviani, eletto con i Radicali. Fra i cremonesi non eletti nella nostra circoscrizione, ma che beneficiano del vitalizio vi sono anche il castelleonese Pierre Carniti, deputato socialista e diessino noto per essere stato a lungo segretario nazionale della Cisl e lo scrittore Corrado Stajano, eletto al Senato con i Progressisti.