Torna in libertà Nicolino Grande Aracri, boss della cosca che comanda a Cremona
CROTONE – E’ tornato nuovamente in liberta’ – dopo essere stato scarcerato una prima volta ad aprile ma poi arrestato ancora dopo qualche giorno – Nicolino Grande Aracri, 52 anni, di Cutro, ritenuto dagli inquirenti uno dei boss piu’ potenti della ‘ndrangheta crotonese. L’uomo e’ al centro di una vicenda giudiziaria che lo ha visto entrare ed uscire dal carcere nelle ultime settimane. E’ un personaggio di grande rilievo nel vertice delle ‘ndrine delle nostre zone. Rapporti dell’antimafia indicano come sia lui che controlla le zone del piacentino, del parmense e del cremonese attraverso suoi uomini di fiducia. Tra l’altro era stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Cremona per il duplice omicidio avvenuto alle Colonie Padane, quando furono assassinati il 29enne Dramore Ruggiero e il 39enne Antonio Muto; in quello stesso agguato di mafia restarono feriti i fratelli Rosario e Michele Diletto. Tutti di Cutro. Come di Cutro sono state le due persone condannate all’ergastolo: Nicolino Grande Aracri, 45 anni, ritenuto il boss dell’omonima cosca ma anche il mandante di quell’agguato, e Francesco Lamanna, 42 anni, indicato come il luogotenente a Cremona di Grande Aracri.