Cronaca

Caro scuole, spiraglio in maggioranza Aiuti alle famiglie con i fondi della Regione

Per rivedere la manovra del ‘caro scuole’ non saranno ridotti i fondi destinati al teatro Ponchielli e non saranno toccate le indennità degli assessori, come chiedevano Pd e Quinzani nel loro emendamento (leggi l’articolo). Uno spiraglio verso una soluzione, però, è stato aperto durante il vertice di maggioranza convocato alle 9 di sabato mattina dal sindaco Oreste Perri e dal vicesindaco Roberto Nolli. Una sorta di inconveniente positivo. Dalla Regione, infatti, starebbero per arrivare importanti finanziamenti per alcuni settori. Interessata dallo sblocco dei fondi l’Azienda Sociale del Cremonese che riunisce 47 comuni della provincia (quello di Cremona in primis) per la gestione associata di interventi che riguardano il sociale. La Regione tra luglio e agosto destinerebbe all’Azienda Sociale del Cremonese 1 milione e 240mila euro (incrementato di 350mila/400mila euro), da cui la Giunta sta pensando di stornare una cifra da dedicare agli asili, sia pubblici che privati, e alle scuole dell’infanzia. Un’operazione che verrebbe condotta in totale sinergia tra l’assessorato Servizi Sociali (Luigi Amore è presidente dell’Azienda Cremonese) e quello delle Politiche Educative di Jane Alquati. Dunque, non verrebbe congelato il ‘caro scuole’, ma si aprirebbe una trattativa per l’utilizzo del fondo sociale di non autosufficienza come aiuto alle famiglie in difficoltà con il pagamento delle rette, considerando non solo l’Isee, ma più in generale la condizione lavorativa e familiare. In questo nuovo iter, saranno coinvolti anche i sindacati per rimodulare una compartecipazione delle famiglie alla retta delle scuole comunali, considerata comunque dalla Giunta obbligatoria nella situazione economica dell’Ente. Lunedì, in consiglio comunale, verrà proposto il percorso da ultimare prima di settembre.

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