'Pgt non è stato bocciato dalla Regione' Scintille tra Fasani e minoranza Pd
“Il nostro Pgt non è stato bocciato dalla Regione”. L’assessore all’Urbanistica Federico Fasani, in commissione per l’approvazione degli indirizzi per le controdeduzioni, attacca disinformazione, titoli di giornale e le frasi a suo dire offensive del consigliere Pd Maura Ruggeri, a commento delle cinquanta pagine di prescrizioni e richieste di integrazioni fatte il 31 maggio dalla Giunta Maroni sulla variante generale al Pgt del Comune. “Ci ha scritto anche l’assessore regionale a Territorio, Urbanistica e Consumo di suolo Viviana Beccalossi che, pur avanzando alcune osservazioni, ha ribadito il parere favorevole sulla conformità tra Pgt e piani sovralocali”, ha spiegato l’assessore che, inoltre, ha ribadito “abbiamo ridotto di 600mila metri quadrati l’aggressione del territorio agricolo e questo ci è stato riconosciuto”. Tensione anche con il Partito Democratico. “Mi accusano di non essere trasparente – ha detto Fasani – ed è un colpo basso che non posso accettare. Le osservazioni al Pgt non si possono mettere sul sito del Comune nella fase istruttoria”.
LA REPLICA DEL PD. “Considerate le ampie aperture ai confronti date a questa variante nella fase preparatoria – ha ribattuto Maura Ruggeri, Pd – mi sarei aspettata altrettanta trasparenza, adesso. Trasparenza intesa come possibilità di dare ai cittadini gli elementi utili per la valutazione delle osservazioni’. “Onestamente – ha chiarito ulteriormente il concetto Mauro Fanti, Pd – oggi non saprei cosa rispondere a un cittadino che mi chiedesse perchè una osservazione è stata respinta oppure approvata’. E’ stata richiesta una seduta intermedia della commissione, in modo da poter entrare nel merito di ciascuna delle 86 presentate, tenendo fermo il 5 luglio come termine massimo per l’approvazione in consiglio comunale, pena la decadenza del Pgt.
‘Attribuite alla scarsità delle osservazioni pervenute la bontà di questa variante’ ha detto tra l’altro Annamaria Abbate. ‘Invece forse ne sono giunte poche perchè questo Pgt non presenta un impianto sostanzialmente diverso da quello vigente e propone modifiche irrilevanti all’idea di città. Sia Provincia che Regione vi richiamano alla scarsa corrispondenza tra le linee di indirizzo da voi enunciate e le proposte contenute nella variante’.
Fasani ha detto ai consiglieri di recarsi all’ufficio Pgt dell’Urbanistica per prendere visione delle osservazioni. Dalla minoranza è stato ribadito che la sede opportuna per discuterne è la commissione. Il responsabile scientifico del Pgt, Pierluigi Paolillo ha evidenziato che una discussione aperta, con nomi e cognomi degli osservanti e relative risposte del Comune, prima della definitiva adozione, si presta a ricorsi per abuso d’ufficio. Ad ogni modo già nelle prossime ore, i consiglieri potranno consultare le 86 schede delle osservazioni (per complessive 163 richieste).
TEMPI STRETTI. Tempistica ancora più ristretta, da parte del Comune, per recepire le osservazioni vincolanti di Provincia e Regione: entrambe le delibere, asseriscono i tecnici, sono giunte in Comune soltanto il 6 giugno e c’è poco tempo per adeguare il documento a prescrizioni e osservazioni. Cremona ha deciso di adottare il metodo di discussione e votazione delle controdeduzioni, in sede consigliare, adottato anche a Milano: non l’esame di ogni singola scheda, ma un esame complessivo sulla base di raggruppamenti tematici.
LE RICHIESTE DEI COMMERCIANTI Tra le osservazioni che secondo Ruggeri meritavano un approfondimento pubblico, c’è quella delle associazioni del commercio riguardo all’area a destinazione terziaria di via Mantova. Le osservazioni sono state recepite a metà: ‘Al fine di evitare – si legge nelle controdeduzioni – il rischio di densificazione degli insediamenti commerciali, accogliere parzialmente l’osservazione delle categorie commerciali nella direzione di contrarre la previsione percentuale delle quote commerciali nell’ambito CR 28 (via Mantova) e la possibilità di aumentare quelle in altri ambiti (CR 32). La formula sarà quella dei ‘pacchetti localizzativi’ previsti per le aree di trasformazione. Le controdeduzioni rilevano che ‘devono essere ascoltate le preoccupazioni delle associazioni cittadine dei commercianti che chiedono il ridimensionamento delle previsioni commerciali’, ma ‘non è quindi pensabile che le funzioni commerciali possano essere sottratte ai pacchetti localizzativi pur potendosi ammettere una contrazione quantitativa delle dimensioni commerciali raggiungibili’. In un altro passaggio relativo al commercio si legge che alle medie superifici di vendita non può essere imputata la crisi del commercio in centro storico, come dimostrano gli studi Cersi, Ispo e il fatto che dal 2009 non ne sia stata autorizzata alcuna.
Apprezzamento per l’iter seguito e i contenuti del Pgt è gunto dai consiglieri di maggioranza Ventura, Padovani, Zaffanella. Di mediazione il parere di Quinzani, che ha auspicato un confronto pubblico sui temi contenuti nelle osservazioni di carattere tecnico culturale (Legambiente e Italia Nostra, ad esempio); critico per scarsa chiarezza degli indirizzi il consigliere Schifano.
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