Lgh: e la relazione semestrale di bilancio?
Egregio Direttore,
noi affezionati lettori eravamo abituati , in questo periodo, alla relazione semestrale di bilancio di LGH, che puntualmente, come ogni anno, ci dispensava margini in crescita, ricavi in aumento, indebitamento in diminuzione e nuove ondate di investimenti sul territorio.
Quest’anno la non notizia che fa notizia è che siamo ad inizio ottobre e della semestrale LGH ancora non si vede traccia. Si forse deciso di non renderla pubblica? Per una società che non fa mistero di valutare un approdo in borsa nel prossimo futuro non mantenere una consuetudine ormai consolidata di comunicazione istituzionale qualche interrogativo lo solleva .
In poche parole stiamo parlando di trasparenza.
Comunque se la linea prescelta nella comunicazione è quella della sobrietà e dell’essenzialità, al presidente Mazzini non può che andare il mio apprezzamento .
Se invece si tratta solo di un ritardo nella pubblicazione, accetti le mie scuse.
Però non posso negare che In effetti , da cittadino cremonese , sono sempre un po’ incuriosito da bilanci in costante miglioramento e da relazioni di bilancio accompagnate da ottimistiche valutazioni, nel solco di una tradizione che da AEM ad LGH ha visto, nell’arco di una ventina d’anni , aumentare i ricavi in modo più che proporzionale rispetto al contemporaneo aumento delle tariffe dei servizi, mentre la quota di utile destinata al Comune di Cremona nel frattempo è scesa da circa dieci miliardi di lire (cinque milioni di euro) di inizio anni ’90 ai tre milioni di euro (circa sei miliardi) del 2011.
Sia chiaro che le responsabilità del passato non possono ricadere su Mazzini. Anzi, a lui il merito di aver gestito vicende scottanti come l’azzeramento del capitale di Blugas, che hanno inciso sul bilancio 2011 e che qualche riflesso sul bilancio 2012 e sui successivi bilanci presumibilmente ancora l’avranno.
Certo, se la strada prescelta fosse quella di confrontarsi con i giganti del settore cercando di attrarre investitori sui mercati finanziari , anche il trend della remunerazione degli azionisti andrebbe corretto e la trasparenza e gli obblighi informativi richiederebbero un ragionamento diverso.
Una sfida per LGH, che il dottor Mazzini, in ogni caso, ha le capacità professionali per accettare e vincere con il massimo della trasparenza e con una efficace impostazione della comunicazione aziendale.
Gianmario Beluffi
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